Gli Esami del Sangue

Lo screening di laboratorio della tiroide consiste nel dosaggio di una serie di ormoni (FT3, FT4, TSH) e altre sostanze e anticorpi (Tireoglobulina, anticorpi anti perossidasi tiroidea, anticorpi antitireoglobulina). Il dosaggio di T3 e T4 totali e del reverse T3, non viene utilizzato in quanto, influenzati da diverse situazioni, rischia di fornire risultati ingannevoli. Gli ormoni tiroidei viaggiano nell’organismo legati a delle proteine e non attivi.

E’ per questo che è preferibile valutare la porzione Free di T3 e T4, in quanto i livelli dei due ormoni possono essere influenzati dalle proteine che li trasportano, in particolare della TBG.

La diagnosi di disfunzioni tiroidee deve sempre essere completata con l’ecografia e la scintigrafia tiroidea ( rare volte ), in quanto possono sussistere varie patologie non rilevabili tramite l’analisi di laboratorio.

Un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei configura una situazione di IPERTIROIDISMO, viceversa si parla di IPOTIROIDISMO se sussiste un deficit di produzione. La situazione normale si definisce EUTIROIDISMO.

A cosa servono gli ormoni tiroidei

Gli ormoni tiroidei sono importantissimi per lo sviluppo e per la differenziazione fetale. Per questa attività il corpo materno non può supportare il feto, che a partire dall’undicesima settimana deve diventare autonomo.
Nell’adulto gli ormoni della tiroide hanno l’azione di aumentare il metabolismo basale, producendo calore, stimolano la sintesi di proteine, regolano i livelli dei lipidi ed agiscono su ogni processo metabolico del nostro organismo.
Nessun organo o apparato può fare a meno dell’azione della tiroide, per cui gli ormoni tiroidei sono direttamente responsabili del benessere dell’individuo, tale che la Tiroide è stata soprannominata “ Centralina del benessere “.

La valutazione di FT3, FT4 e TSH

Oltre alla conoscenza del livello degli ormoni, lo screening sugli stessi ci dà risposte circa lo sforzo prodotto dalla tiroide nella loro produzione, grazie allo stimolo del TSH. Una bassa produzione ormonale infatti costringe la tiroide ad un’iper produzione di TSH per riportare i livelli nella norma. A lungo andare questo sforzo può condurre a delle alterazioni e alla formazione di noduli.

Vediamo come si presentano i livelli ormonali in relazione ai diversi stati tiroidei.

Ipotiroidismo ( vedi Ipotiroidismo ) Eutiroidismo Ipertiroidismo (vedi Ipertiroidismo)
TSH alto
FT3 basso
FT4 basso
TSH nella norma
FT3 nella norma
FT4 nella norma
TSH basso
FT3 alto
FT4 alto

Sussistono però condizioni di iper e ipotiroidismo “sub clinico” in cui, grazie ad una variazione del TSH, gli ormoni FT3 e FT4 presentano livelli normali, altri, per cui non può essere utilizzato su tutti i pazienti.

Gli anticorpi

Gli anticorpi che vengono indagati sono quelli anti perossidasi tiroidea (Ab anti TPO) e quelli anti tireoglobulina (Ab anti HTG). Tramite questo dosaggio possiamo fare diagnosi di tiroidite autoimmune , la fasoma tirodite di Hashimoto ( vedi tiroiditi ) . Le tiroiditi sono patologie autoimmuni, nelle quali questi due tipologie di anticorpi attaccano la tiroide portando verso un ipotiroidismo.
Gli anticorpi TPO sono particolarmente importanti in quanto possono essere  associati ad altre patologie, come la celiachia, la poliabortività, il diabete insulino dipendente e altre patologie di origine autoimmune.
Esiste poi un altro tipo particalare di anticorpi anti tiroide , i cosidetti , anticorpi anti recettore del TSH che sono la causa del  morbo di Basedow  e della esoftalmopatia basedowiana che spesso si accompagna alla malattia. La terapia verso questo tipo di anticorpi è particalarmente importante in quanto, se trascurati, sono spesso causa di non guarigione dellipertiroidismo e dell’esoftalmo che si accompagna frequentemente alla malattia .

Altri esami ematici della tiroide sono il dosaggio della tireoglobulina che serve come indice di recidiva di neoplasia tiroidea solo nei pazienti a cui è stata asportata la tiroide e il dosaggio della calcitonina che serve invece come marker sierologico di sospetto carcinoma midollare della tiroide.

Valori normali

I test si eseguono sul sangue e non necessitano digiuno. Ricordarsi che se si è in terapia con ormoni tiroidei, questi non devono essere assunti la mattina del prelievo !!

Valori normali
FT3: 1.8 – 4.5 pg/ml
FT4: 5.8 – 16.4 pg/ml
TSH: 0.5 – 3.0 uUI/ml
Ab anti TPO: 0 – 10 UI/ml
An anti HTG: 0 – 5 UI/ml

Tiroidite e celiachia

La tiroidite autoimmune di Hashimoto può associarsi con altre patologie autoimmunitarie quali diabete, psoriasi, dermatiti.
Alcuni studi dimostrano un’aumentata prevalenza di celiachia in pazienti con tiroidite autoimmune rispetto alla popolazione generale (2- 5%).

Risultati degli studi in letteratura: 

in molti pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto, risultavano elevati livelli sierici degli Ab-anti tTG ( anticorpi anti transglutaminasi ), e dopo la confermata positività degli EMA ( Anticorpi anti endomisio ), veniva posta diagnosi di celiachia con EGDS.
I pazienti presentavano segni di celiachia sub-clinica, in assenza di chiara sintomatologia di tipo gastrointestinale.
In particolare in alcuni pazienti ipotiroidei, in terapia sostitutiva e con iniziale scarso compenso ormonale, mostravano un decremento significativo del TSH dopo l’inizio della dieta senza glutine, ossia migliorava il compenso tiroideo in quanto esisteva un malassorbimento del farmaco dovuto alla celiachia.
Inoltre altri pazienti affetti da anemia sideropenica si è riscontrato miglioramento della sintomatologia dovuta all’anemia dopo aver diagnosticato e curato la celiachia associata alla tiroidite di Hashimoto.

Conclusioni: La prevalenza di celiachia nella coorte di pazienti arruolati nei vari studi con ipotiroidismo autoimmune è stata del 5%, confermando pertanto un rischio aumentato rispetto alla popolazione generale.
Lo screening anticorpale consente la diagnosi precoce di celiachia e il conseguente trattamento con la dieta senza glutine migliora il decorso clinico e l’efficacia terapeutica nei pazienti ipotiroidei.