Tiroide sana in gravidanza
- Febbraio 17th, 2018
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- amarugom
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Le malattie della tiroide sia nella loro versione clinica , ossia che comporta sintomi particalari, sia nella forma subclinica , ossia sfumata hanno una amplissima diffusione arrivando sopratutto nelle zone iodo carenti a potere interessare fino al 40% della popolazione generale: Le donne sono più colpite ed in particolari momenti quale l’età fertile è fondamentale avere un corretto funzionamento tiroideo.
In gravidanza , in particolare la ghiandola tiroidea è costretta a dover lavorare un 30% in più in quanto deve lavorare producendo ormoni tiroidei, sia per la mamma che per il bambino. Questo succede fisiologicamente anche in altri momenti particolari dal punto di vista ormonale, quali la pubertà e la gravidanza.
È da anni noto come nei primi mesi di gravidanza gli ormoni tiroidei della mamma vengano trasmessi al feto (la sua ghiandola non funziona ancora) e ne garantiscano il corretto sviluppo, soprattutto cerebrale.
Se la tiroide materna funziona normalmente e non ci sono patologie non conosciute generalmente , se l’apporto di iodio è sufficiente la ghiandola aumenta il proprio lavoro durante la gravidanza per dare al feto gli ormoni tiroidei a lui necessari e questo è ciò che avviene in tutte le gravidanze normali.Se invece la tiroide materna tende già essa stessa a funzionare meno non sarà capace di effettuare questo super lavoro e di qui l’ipotiroidismo con tutti i rischi connessi per il bambino.
È quindi chiaro che soggetti ipotiroidei o affetti da tiroidite possono essere vulnerabili a questo effetto se non tempestivamente riconosciuti e trattati in modo adeguato.
In questo periodo raddoppia anche il fabbisogno quotidiano di iodio (250 microgrammi) necessario per garantire una corretta funzionalità tiroidea, e ciò rende ancor più importante ricorrere all’integrazione della dieta, con l’utilizzo ad esempio di quantità adeguate di sale iodato e di specifici integratori. Se a noi arriva poco iodio la ghiandola tiroidea tende ad ingrossarsi , come effetto compensatorio e se abbiamo , come spesso succede, una ridotta produzione di ormoni tiroidei esiste la possibilità di sviluppare ritardi mentali e intellettivi a carico del nascituro.
Anche il deficit di selenio va corretto durante la gravidanza in quanto date le proprietà antiossidanti e protettive della funzionalità tiroidea gioca un ruolo importante nella delicata fase della gravidanza .
Come da anni risaputo le donne dovrebbero, in definitiva, effettuare dei controlli alla tiroide prima, durante, ma anche dopo la gravidanza in quanto se presente un lieve malfunzionamento , lo si può correggere in tempo senza rischiare ripercussioni sul prodotto del concepimento.
Anche dopo il parto la tiroide gioca un ruolo importante e la possibile alterazione della produzione ormonale della ghiandola può determinare la cosiddetta depressione post partum.