Campanelli d’allarme

Ma quali sono i “campanelli d’allarme” che devono far sospettare un malfunzionamento della nostra tiroide?

I sintomi delle malattie tiroidee sono spesso aspecifici, ovvero comuni a molte altre patologie; pertanto, risulta difficile individuare e ricondurre tali sintomi a una disfunzione della tiroide, almeno nelle prime fasi della malattia.

Per questa ragione, è importante prestare attenzione agli eventuali campanelli d’allarme e  una volta riconosciuti  parlarne con l’endocrinologo.

Alterazioni del ciclo mestruale

Le disfunzioni della tiroide, sia nel senso di uno scarso funzionamento che di un’eccessiva attività nella produzione di ormoni tiroidei, causano molto spesso nelle donne irregolarità del ciclo mestruale o addirittura la scomparsa della mestruazione.

➤ Aumento o perdita di peso

Gli ormoni tiroidei influenzano il metabolismo di grassi e carboidrati e il corretto funzionamento dell’apparato digerente. Un alterato funzionamento della ghiandola tiroidea si riflette quindi sul peso corporeo. In particolare, in situazioni di ipotiroidismo, si verifica un aumento di peso nel 57% dei casi, dovuto a una riduzione dell’attività metabolica e alla ritenzione di liquidi. Nell’ipertiroidismo, invece, il 52-85 % dei soggetti va incontro a un aumento del metabolismo e a un sensibile dimagrimento.

➤ Debolezza e stanchezza

Perdita di energia e forza muscolare possono segnalare un cattivo funzionamento della tiroide. Questi sintomi, infatti, sono presenti nella quasi totalità delle patologie dovute a carenza di ormoni tiroidei (ipotiroidismo) e si manifestano, in percentuale inferiore, anche nei soggetti ipertiroidei.

➤ Disturbi della sfera psico-intellettiva

Ai casi di ipotiroidismo sono spesso associati disturbi della memoria, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, pensiero rallentato, scarso rendimento scolastico o lavorativo. Nell’ipertiroidismo, invece, sono frequenti insonnia, nervosismo e sbalzi di umore.

 Intolleranza al caldo o al freddo

La produzione dell’ormone tiroideo è molto importante nella termoregolazione e nell’adattamento al freddo e al caldo.

I soggetti colpiti da ipotiroidismo sono nel % dei casi intolleranti al freddo; viceversa, le persone con eccessiva produzione ormonale tiroidea presentano un’elevata sensibilità al caldo in percentuali variabili tra il 40  e il 90 %.

➤ Disturbi intestinali

Gli ormoni tiroidei svolgono un’azione stimolante sull’intestino.

In caso di ipertiroidismo, si ha quindi un aumento delle contrazioni intestinali con produzione di feci non formate.

Al contrario, in situazioni di insufficienza ormonale (ipotiroidismo),può manifestarsi stipsi con frequenza intorno al  60% dei casi.

 Alterazioni lipidiche : spesso in condizione di ipotiroidismo osserviamo un aumento del colesterolo non giustificato dalle abitudini alimentari del paziente .

VISTA LA RELAZIONE TRA AUMENTO del COLESTEROLO totale e LDL e l’IPOTIROIDISMO, ANCHE NELLA SUA ESPRESSIONE SUBLINICA, E’  NECESSARIO UN CONTROLLO di TSH e FT4 in TUTTI I PAZIENTI DISLIPIDEMICI.

  • SE SI RISCONTRA UN IPOTIROIDISMO, GLI ACCERTAMENTI ANDRANNO COMPLETATI CON :

• un ulteriore controllo di conferma dei valori di  FT3, FT4, TSH

• la determinazione degli anticorpi anti-tireoperossidasi

• l’ecografa tiroidea